
“Il sogno della macchina da cucire” di Bianca Pitzorno: la recensione
“Nella stanza del cucito giungono gli echi di segreti inconfessabili” ed è proprio quello che succede in questo ultimo libro di Bianca Pitzorno.
Una giovane sartina cresciuta con una nonna apprensiva ma buona e generosa. Alla sua morte, senza un’educazione scolastica ma con un lavoro e un nome, inizia a girare le case più benestanti e modeste della sua città alla ricerca di un lavoro.
È proprio con il suo lavoro che incontrerà persone gentili e generose come la sua amica Ester, una nobildonna indipendente, colta e madre single che si legherà alla nostra sartina e le donerà la cosa più importante per lei, una macchina da cucire. Le sorelle Provera che nascondono un segreto famigliare che nessuno può immaginare e poi uomini e donne cattivi, arroganti e approfittatrici.
In un paesino piccolo in cui tutti si conoscono, si svolge la vita della nostra sartina, una ragazza decisa, che sa quel che vuole, con la voglia di imparare e alla ricerca dell’amore, quello vero e puro.
Bianca Pitzorno ci racconta la quotidianità di una ragazza semplice, cresciuta troppo in fretta ma capace di prendere il bello della vita e di non farsi mettere i piedi in testa, grazie agli insegnamenti della nonna.
Un romanzo che racconta la semplicità e la normalità di una giornata, fatta di personaggi ben costruiti e reali.
Una scrittura semplice e senza pretese ma divertente e capace di tenerti incollata alle pagine, un romanzo delicato che non cade mai nel banale.
Il mio voto:
Alessia Cozzi
Titolo: Il sogno della macchina da cucire Autore: Bianca Pitzorno Casa editrice: Bompiani Prezzo: 16,00 euro E-book: 8,99 euro Pagine: 240

