Leggere in musica,  Recensioni

Leggere in musica: “Tutta colpa di Jack” e Celine Dion

È già stato pesante averla vissuta una volta, questa vita di completo tormento amoroso.
È tempo, dunque, di riderci sopra.

Alzi la mano chi non ha mai visto Titanic.
Alzi la mano chi ha visto Titanic almeno cinquecento volte. Ebbene, sappiamo tutti che – anche coloro che lo negano stoicamente – sono quantomeno a conoscenza delle vicissitudini, dei caratteri e delle peripezie che rendono il kolossal di James Cameron uno dei film più amati, sospirati, trasmessi, invidiati e analizzati degli ultimi vent’anni. Questo successo non è dovuto solo alla storia, alla potenza delle scene, alla solenne intensità della colonna sonora; l’amore del pubblico, infatti, va soprattutto all’appassionata, irreale, sognante e favolistica storia d’amore che sorge tra i due protagonisti – in mezzo ai flutti, ai tramonti e agli iceberg – Rose e Jack, quest’ultimo interpretato da un giovanissimo e avvenente Leonardo di Caprio. Ed è proprio questo Jack a vestire i panni del colpevole nel brillante romanzo di Mara Munerati, prestandone il proprio nome per il titolo.

L’autrice ripercorre, con ironia, ottima padronanza di linguaggio e uno stile personalissimo e incalzante le vicende amorose – per lo più disastrose – che si sono susseguite nel corso dei primi trent’anni della sua vita, concentrandosi sugli errori di valutazione e le leggerezze compiute a causa di un pessimo modello di riferimento, di una giovanile sbandata amorosa che è stata capace di compromettere ogni affetto successivo: Jack Dawson, il bello di Titanic. Un metro di paragone eccessivamente elevato può generare delle aspettative irrealistiche circa una certa tipologia di individuo – nella fattispecie l’artista, o presunto tale; ecco, infatti, che la nostra protagonista Alice si innamora con coerenza costante di tutta una serie di musicisti, poeti (o presunti tali, per l’appunto), legando ogni sua relazione al medesimo, infelice, insoddisfacente epilogo.

Uno spaccato molto divertente sulla contemporaneità delle relazioni amorose, molto spesso troppo poco impegnate e inclini a “sbalzi d’amore” e una morale non indifferente, un insegnamento che dovremmo prendere alla lettera e portare con noi, per salvaguardarci prima ancora di incontrare il nostro presunto – inesistente – Jack Dawson: così come Jane Austen non ha mai descritto la vita matrimoniale delle sue eroine, celando a noi lettori le difficoltà, i compromessi e le infelicità che senza dubbio alcuno le varie Elizabeth, Emma, Anne hanno dovuto affrontare (e questa è una mia considerazione) ecco che – come, invece, ci dice Mara Munerati – la fortuna dell’amore tra Rose e Jack è la morte di lui nel finale […] Rose diventa a tutti gli effetti una donna libera perché il suo grande amore muore.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: Tutta colpa di Jack
Autore: Mara Munerati
Casa editrice: Clown Bianco edizioni
Prezzo: € 15,00
Pagine: 157