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Leggere in Musica: “Uomini che tornano”, di Mattia Ollerongis

Forse è questo l’amore. Lasciarsi sporcare da un altro colore e non sentirsi diversi.

Uomini che tornano” è una storia sospesa tra l’incredulo possibilismo dell’onirico e l’inaspettata tangibilità del quotidiano. Oltreoceano e Celestecielo – ovvero Mathieu e Geneviève – sono i protagonisti delle pagine di Mattia Ollerongis (edite Sperling&Kupfer) che, con la sua penna dalla forma di freccia di Cupido cesella, riga dopo riga il percorso emotivo e personale di una loro porzione di percorso. Un romanzo breve che si fonde alla poesia, costruendo un’architettura letteraria in pieno equilibrio, pronta a restituire al lettore la profondità della riflessione, l’empatia del rispecchiarsi e la speranza – forse l’ultima? – di una pacificazione con le paure che spesso restituiamo all’idea dell’amore.

Leggendo una storia ci si aspetta sempre un cambiamento. A loro non è successo. Sono soltanto cresciuti, ecco tutto. Lui ha accantonato certe paranoie e lei ha scoperto che la stabilità non è poi così male. Sono diventati grandi e nemmeno se ne sono resi conto. A un certo punto hanno smesso di essere i due bambini che si sono incontrati al parco e si sono assunti delle responsabilità.

Perché la storia di Oltreoceano e di Celestecielo ha davvero il sensazionale potere di far sparire – anche solo per la durata della lettura – le reticenze e le barriere che sovente costruiamo attorno al nostro cuore, a mo’ di fortezza, con il preciso scopo di impedire al nostro battito di umiliarsi ancora, di provare a concedere un nuovo accordo, la fiducia, la condivisa spontaneità.

Mattia Ollerongis ci porta alla Locanda dei cuori in sospeso (un non-luogo etereo, nel quale rivivendo il passato è possibile ritrovarsi e scorgere una direzione per il futuro) e, con l’aiuto del signor Santorini, presentandoci una storia di inciampi, epifanie, predestinazione e equilibrio, ci permette di chiudere “Uomini che tornano” con una scintilla nello sguardo e una silenziosa, intima speranza – che l’amore, checché se ne dica, è anche rincorrersi. Uno appresso all’altro, senza perdere il passo. Rallentando ogni tanto. Possibilmente senza perdersi mai.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: Uomini che tornano
Autore: Mattia Ollerongis
Casa editrice: Sperling&Kupfer
Prezzo: € 12.90
Pagine: 185