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Oggi mi sento… un rider

Una bicicletta, un portatelefono, un “cubo”: ha inizio così l’avventura di Sandro Greblo, autore de “Notturno rider” (Prospero editore), giovane milanese che in pieno lockdown ha deciso di intraprendere l’esperienza del lavoro nel campo del delivery.
Per entrare nel giro dei riders basta davvero poco: un mezzo di trasporto a due ruote, uno smartphone e tanta voglia di faticare, preferibilmente ogni qual volta il resto del mondo sceglie di rintanarsi tra le rassicuranti mura di casa.
Perché quando le notti sono ghiacciate, la pioggia imperversa, la serie A gioca in prima serata il sabato sera, gli ordini da asporto si moltiplicano, facendo sperare in altrettante mance generose.
Da Corso Buenos Aires a viale Corsica, da Porta Romana alla Darsena, a bordo della sua bicicletta d’epoca Sandro Greblo va alla scoperta di una Milano inedita, fatta di notti silenziose e di coprifuoco, di tramonti malinconici accompagnati dalle note di Joe Cocker e di domeniche sere che rimpiangono quei frenetici lunedì lavorativi che il Covid-19 ha strappato via.
Non vuole essere un’inchiesta quella di Sandro Greblo anche se, poi di fatto, “Notturno rider” si rivela inevitabilmente tale. Perché anche se l’autore non si prefigge scopi critici o giornalistici è naturale per il lettore (dismessi i panni del consumatore) interrogarsi sul fenomeno sociale del delivery.
Tutto quel sistema fatto di avvisi sullo smartphone, corse contro il tempo, file interminabili di novelli galoppini davanti ad un fast-food, preoccupati delle lamentele di una clientela fatta di dispotici esauriti non può che dar da pensare.
Al termine della lettura ci si domanda se tutto questo “circo” valga realmente la pena, se guadagnare 7,99 euro di mancia per due ordini sotto la pioggia battente in bicicletta non vada oltre il concetto minimo di umanità da garantire e preservare. Ed al contempo ci si chiede quando abbiamo smesso di fare la coda per un gelato da asporto, quando abbiamo dimenticato che metà della festa del sabato sera in compagnia era data dall’attesa che l’amico di turno tornasse a casa con le pizze in bilico sottobraccio, magari pure mezze piegate dentro i cartoni.
Notturno rider” non potrà di certo entrare nel novero delle grandi prove letterarie contemporanee – una struttura a diario alla lunga ripetitiva e l’assenza di un plot narrativo accattivante non renderanno questo libro un best seller – ma ha la capacità di raccontare senza giudizi e pregiudizi due dei più grandi temi degli ultimi anni: il delivery e la pandemia.

Il mio voto:

Roberta Taverna

Titolo: Notturno rider
Autore: Sandro Greblo
Casa editrice: Prospero editore
Prezzo: euro 14,00
Pagine: 220