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Recensione: “Draghi, dirigibili e mongolfiere”, di Luca Crovi e Paolo Barbieri

A metà strada tra il graphic novel e la favola moderna, Draghi, dirigibili e mongolfiere – C’era una volta a Milano è una suggestione di immagini e parole che, concatenandosi con garbo, riesce a trasmettere un senso di stupore e coinvolgimento al lettore.

Opera realizzata a quattro mani da un autore che ne ha curato i testi (Luca Crovi) e da un illustratore (Paolo Barbieri), in questa narrazione si percepisce l’eco di uno dei capitoli dello chef-d’œuvre littéraire di Victor Hugo – Nôtre-Dame de Paris – quando l’autore francese descrive la città di Parigi secondo la visione di un volatile che ne attraversa i cieli osservando incantato ogni movimento sottostante, ciascuna costruzione, tutti gli abitanti.

Allo stesso modo, in questa Milano di inizio Novecento, la nostra prospettiva è quella derivante dalla dimensione e dalla posizione nel cielo di un dirigibile, che sorvola il capoluogo lombardo invaso dalle visioni oniriche di leggende lontane, affascinanti draghi e disvelamenti imprevisti.

In questo breve volume seguiremo parte del viaggio fantastico di Umberto Nobile, un generale diretto al polo Nord insieme al suo equipaggio e al suo fedele cagnolino Titina, e ne percepiremo tutta la meraviglia e il piacere della scoperta.

Un ritratto di Milano certamente inusuale e magico, un’esperienza di lettura che risulta pervasiva e coinvolgente soprattutto grazie alle illustrazioni di Barbieri, degne delle saghe fantasy e steampunk più note. Un plauso alla casa editrice Oligo per questa scommessa del tutto vinta.

Matteo Zanini

Titolo: Draghi, dirigibili e mongolfiere
Sottotitolo: C’era una volta a Milano
Autore: Luca Crovi
Illustratore: Paolo Barbieri
Casa editrice: Oligo
Prezzo: € 16,00
Pagine: 33
Voto: 4/5 stelline