Recensioni,  Un libro per ogni lettore

Recensione: “Grimorio dei sette anni”, di A. D’Anna

Tra le insenature del senso
mi nasconderò
in attesa della pioggia.

Universalmente, un grimorio è un libro di magia. “Grimorio dei sette anni” è, in più, una silloge che fa della propria brevità un valore, restituendo al lettore slanci emotivi capaci di concretizzare accenni di magia interiore. La penna di A. D’Anna naviga tra le onde della ricerca identitaria, dell’accettazione delle pieghe del passato, del desiderio di trovare – e restituire – pace e risposte ai passi incerti che si compiono in direzione del domani.

Trovarti dentro al letto, sfatto
e poi baciarti tutto
tra cuscini e lenzuola sudate
annusarti i capelli passarci le mani
ricordare quanto siamo strani
e poi addormentarci stretti, semplici
come due esseri umani.

Ci sono desiderio di condivisione, necessità di comprensione, credenza di confronto nelle righe immediate e condensate di “Grimorio dei sette anni” – ed. Officina Milena, collana ‘Le Poesie’. A. D’Anna cerca uno specchio nel quale immergere la propria identità: talvolta quello specchio è un altrove; in altre occasioni, il riflesso giace negli occhi di qualcun altro, in un abbraccio tiepido, in una dichiarazione d’amore sussurrata tra l’inchiostro e i battiti.

Sei il mio
respiro
inverso.

Diviso in quattro momenti – Proiettili, Ferite, Balsamo e XXI – la silloge di A. D’Anna possiede il dono della silenziosa empatia e, insieme, ne propone la sua preziosità. Brevi porzioni di soggettività che si fanno universali, la rappresentazione nella quale riconoscersi, una scrittura che maneggia le parole con garbo concatenandole con presenza.

Ti guardo e allungo la mano
e non ti metto in poesia
ma ti amo.

Matteo Zanini

Titolo: Grimorio dei sette anni
Autore: A. D’Anna
Casa editrice: Officina Milena
Prezzo: € 10.00
Pagine: 55