Recensione: “La ragazza di neve” di Javier Castillo

Non smettere mai di cercare.” E’ questo ciò che continua incessantemente a ripetersi da oltre dieci anni Miren Triggs, una giovane giornalista americana, profondamente segnata da un abuso subito in epoca universitaria, dopo essersi imbattuta nel caso irrisolto della piccola Kiera Templeton.
Kiera ha solo tre anni quando nel 1998, nel mezzo della parata del Ringraziamento di Macy’s, scompare tra la folla, a pochi passi dai suoi genitori. A nulla serve l’intervento immediato delle forze dell’ordine: la bambina sembra essersi volatilizzata; telecamere di sorveglianza e testimoni conducono inesorabilmente al vicolo cieco del cold case.
Solo Miren Triggs, una giovane studentessa di giornalismo che vede in Kiera un alter ego di se stessa, decide di dedicare la sua intera carriera universitaria e lavorativa alla ricerca di quella dolce bambina dimenticata troppo presto dai media e dagli investigatori. Fino a quando nel 2003 viene recapitato un video a casa dei genitori di Kiera: una telecamera a circuito chiuso riprende la piccola chiusa in una camera da letto, apparentemente libera di muoversi e decidere delle proprie azioni, intenta a giocare. E’ questo solo l’inizio di un viaggio che condurrà i genitori di Kiera a vivere al solo scopo di ricevere ogni anno una nuova videocassetta che ritrae per pochi secondi la figlia, e Miren a non rinunciare alle ricerche, costi quel che costi.

Pur essendo stato scritto da un autore spagnolo il romanzo “La ragazza di neve” ha tutte le caratteristiche del tipico thriller yankee, nel quale l’esagerazione narrativa è un marchio di fabbrica.
Javier Castillo mette in scena un dramma con ottime premesse labirintiche che inesorabilmente sfocia nel patetico buonismo intriso di una manciata di colpi di scena alla C.S.I..
Tutto nel romanzo di Castillo è di qualche tacca superiore ai confini della verosimiglianza: una protagonista che saltella tra il vittimismo ed il crudele desiderio di vendetta, aguzzini che si commuovono e piangono, personaggi secondari dallo spessore psicologico di un cartellone pubblicitario.
La ragazza di neve” è un tipico romanzo da ombrellone, di quelli da leggere sotto la calura di Ferragosto, quando la soglia dell’attenzione richiesta per godersi il romanzo può tranquillamente spartirsi tra un pisolino ed un tuffo in mare.

Il mio voto:

Roberta Taverna

Titolo: La ragazza di neve
Autore: Javier Castillo
Casa editrice: Salani
Prezzo: euro 18,90
Pagine: 352