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Recensione: “Lady Chevy”, di John Woods

Molte persone sono come l’erbaccia, e la Terra sarebbe un posto migliore senza di loro.

Esordio letterario dello scrittore americano John Woods, “Lady Chevy” (edito NNEditore) è un romanzo crudo, assetato e del tutto somigliante al mondo che viene descritto all’interno delle sue pagine. Ambientato a Barnesville – nell’Ohio – “Lady Chevy” racconta le vicende di un gruppo ristretto di concittadini senza tralasciare (anzi, questo aspetto è certamente quello su cui l’autore sembra meglio concentrarsi) le torbidità, l’assenza di scrupoli, l’esagerata violenza. Amy Wirkner è la protagonista scelta da Woods per incarnare questi suoi valori negativi, per tenere traccia all’interno della mappa ideale del romanzo di ogni azione poco nobile; Amy è Lady Chevy – Amy è il suo romanzo, si potrebbe dire. Un soprannome che di politically correct ha davvero pochissimo, affibbiatole dai suoi coscritti per via delle massicce dimensioni del suo bassoventre che, nell’immaginario perverso delle menti troppo giovani, sembra assimilabile a quello di una Chevrolet.

Lady Amy Chevy Wirkner sopravvive in una dimensione familiare e amicale sconnessa e smembrata: figure genitoriali pressoché assenti – o, quando presenti, costantemente ubriache -, un fratellino malato dalla nascita e dalla difficilissima gestione, uno zio d’elezione che le insegna a impugnare e utilizzare al meglio le armi da fuoco, un migliore amico che nasconde al mondo la propria omosessualità, coetanei privi di anima, empatia, tolleranza. Nel caos calmo dello scorrere della vita – e nel crescente desiderio di Amy di studiare per diventare una veterinaria (gli animali, infatti, appaiono come le uniche comparse del romanzo alle quali l’autore ha deciso di fornire un cuore) – intervengono la morte, la colpa e la ricerca di un responsabile – un assassino su cui mettere le mani, un colpevole da martirizzare per la salvezza della comunità. Nell’esplosione delle indagini, tra un fallace interrogatorio e una confessione vomitata, sarà la celebrazione dello spirito di autoconservazione, dell’egoistica protezione del sé e dell’autodifesa a lasciare le ultime, fragili briciole di pane che ci condurranno alla conclusione della narrazione.

Lady Chevy” è un romanzo in grado di farci comprendere che, nonostante gli sforzi che possiamo compiere per plasmare noi stessi, ben poco contano i tentativi o la tenacia quando nel nostro Destino è già stata tracciata la direzione del fallimento. Un romanzo dove ogni personaggio è un personaggio negativo, nel quale i “buoni” sono stati esiliati e tra le cui parole sembrano ammesse solo quelle che fanno rima con cattiveria.

I tuoi sogni sono i tuoi sogni. E sono sogni belli e utili. Di questo non dubitare mai. Ma il mondo non ti stenderà il tappeto rosso. Il mondo se ne frega.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: Lady Chevy
Autore: John Woods
Casa editrice: NNEditore
Prezzo: € 18,00
Pagine: 377