Recensione: “Mike”, di Andrew Norriss

Vogliamo quello che vogliamo, temo. A volte lo possiamo negare, ma non lo possiamo cambiare.

Quanto è corretto soddisfare le aspettative altrui e seppellire le nostre vere aspirazioni? Qual è il confine da non varcare tra il rispetto di sé e la necessità di convivere con lo scorrere delle vite degli altri?

Sembrano davvero essere queste alcune delle domande cardini di Mike – ed. Uovonero edizioni -, romanzo di Andrew Norriss che suddivide la propria narrazione tra il mondo del tennis, la passione per l’acquariologia e la ricerca incessante di un equilibrio psico-fisico che possa condurre alla serenità del protagonista.

Il giovane Floyd sembra essere destinato a diventare una vera stella splendente del panorama sportivo: cresciuto a “pane e palline da tennis”, i suoi primi anni di vita sono stati un costante andirivieni da un campo d’allenamento a un torneo, da una vittoria celebrata all’inseguimento del sogno familiare di ottenere riconoscimenti sempre maggiori. E, in effetti, Floyd sembra davvero possedere tutte le carte in regola per accedere all’Olimpo del campo da tennis. Finché un giorno, una figura ammantata e misteriosa non inizia ad apparire di fronte a lui, sabotando i servizi, costringendo i movimenti, dando il via a una serie di riflessioni sul valore delle molte ore trascorse tra sudore, gloria e progetti.

Sarà soprattutto grazie all’intervento di un terapeuta – il Dottor Pinner – che Floyd diventerà consapevole del concetto di proiezione e di come tale meccanismo psicologico possa letteralmente frapporsi tra un’aspettativa non conforme e la reale volontà del singolo individuo. L’invisibile, invadente Mike, a quel punto, otterrà un proprio ruolo nella vita del suo compagno Floyd – il quale inizierà a comprendere le verità e a leggere i segnali, sovvertendo completamente il ruolo che fino a quel momento (in maniera inconscia) aveva preteso di assumere per nutrire delle velleità esterne al proprio vero “io”.

Saranno il tuffo in una Passione con la “P” maiuscola, svariati incontri genuini e, soprattutto, l’accettazione dei propri desideri a consentire a Floyd di iniziare a nuotare – libero e consapevole – verso le acque limpide di un futuro denso di sorprese e concrete soddisfazioni.

A volte, l’unica strada per andare avanti era quella che passava attraverso il dolore, non quella che lo aggirava.
[…] Dovresti pensarci. È una cosa buona da sapere. Quello che vuoi veramente.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: Mike
Autore: Andrew Norriss
Casa editrice: Uovonero
Prezzo: € 15,00
Pagine: 202