Recensione: “Venezia. Il leone, la città e l’acqua”, di Cees Nooteboom
Venezia, sempre la stessa, sempre diversa. […] Solo per quest’isola dovrebbe esistere un grado superlativo del plurale.
Trovate qualcuno che parli di voi nello stesso modo in cui Cees Nooteboom parla di Venezia e sarete certi di aver incontrato l’amore. È proprio questa la sensazione che le righe di Venezia. Il leone, la città e l’acqua – edito Iperborea – trasmette al lettore: i viaggi appassionati dell’autore vivono e comunicano per mezzo delle pagine di questo testo, trasformando il racconto in esperienza e la memoria in vita. Personaggio cosmopolita, amante dei viaggio e sincero appassionato della “Serenissima Laguna”, Cees Nooteboom affida il suo sentimento vibrante per Venezia – per le sue calli, i monumenti, le abitudini, le bizzarrie, tutto ciò che rimane peculiare appannaggio di questa città – alle righe di questo testo, che si inserisce, quindi, a metà strada tra il reportage e il memoir.
A Venezia tutto ciò che non accade su una barca deve accadere camminando […]. Mi basta entrare e già mi trasformo in carta, in quanto scrittore non ho niente da obiettare.
Questo gioiello tutto italiano è da sempre stato una luminosa centralità per la fascinazione degli stranieri – e, sebbene talvolta lo stesso Nooteboom fatichi (forse per un eccesso di sentimentalismo?) a considerarsi parte integrante della gente d’acqua che si muove con sicurezza tra canali e vicoli ciechi – l’opera dell’autore ce ne racconta la genesi, la trasformazione e la custodia. Perché l’amore di Cees Nooteboom per Venezia ha davvero la forma di uno scrigno; il medesimo che conserva e protegge le identità di una città, i passi del passato, le trasformazioni e le maree, gli umori percepibili nell’angolo più defilato di un piccolo bar.
Prendete un punto a vostro piacere, andateci senza portare con voi una carta, non prendete mai il vaporetto ma utilizzate solo i ponti, ne vale la pena. Ovunque vi troviate sarà sempre Venezia, e dove ci sarà meno gente troverete più sorprese, se non altro perché, letteralmente, vedrete più cose. […] Questa città è un deposito del passato, ognuno ha lasciato qui qualcosa, ha inciso qualcosa sul muro, si è rifiutato di sparire completamente.
Non un vero e canonico tour, quanto più un percorso da seguire con il cuore rivolto ai battiti; insieme, la successione di istituzioni, personaggi storici, pittori, musicisti e figure che hanno reso Venezia la città piena di fascinazione che ancora oggi accoglie turisti, animi umidi, solitari in cerca del punto migliore a cui affidare il proprio sospiro.
Una città diventa una città solo se, nel corso del tempo, accumula tante contraddizioni da rendere impossibile una spiegazione.
Il mio voto:
Matteo Zanini
Titolo: Venezia Sottotitolo: Il leone, la città e l’acqua Titolo originale: Venetië, de stad en bet water Autore: Cees Nooteboom Casa editrice: Iperborea Prezzo: € 19.50 Pagine: 248 – illustrato a colori