Christmas Time,  Recensioni

#SantaReading: “Il Natale di Poirot”, di Agatha Christie

Lo sanno tutti che i criminali sanno sempre come procurarsi un alibi.

È la Vigilia di Natale a Gorston Hall – l’antica residenza della famiglia Lee – e l’anziano Simeon Lee, proprietario della dimora e membro più anziano del suo cognome, decide di chiamare a sé tutti i membri della sua famiglia, tutta la sua discendenza – anche quella porzione di parentela che, per anni, è rimasta solo un accenno nei discorsi, un ammasso nella memoria. E così, le stanze di Gorston Hall tornano ad abitarsi e il rumoreggiare delle simpatie (ma, soprattutto, delle antipatie) ricomincia a colmare gli ambienti da cui erano mancati per troppo tempo. Insieme ai portatori dell’illustre cognome Lee, compariranno anche due outsider che rivendicheranno i medesimi trattamenti e privilegi. Ma cosa può guastare una patinata atmosfera di placida serenità festiva, oltre alle classiche diatribe testamentarie che sovente interessano le famiglie numerose e ricche? Il misterioso e inspiegabile assassinio di Simeon Lee, avvenuto all’interno di una stanza chiusa e senza che nessuno possa realmente trasformarsi in una voce attendibile circa il tragico accadimento.

Una cosa stupida; ma voi, perdonate la mia franchezza, siete stato davvero un po’ sciocco. Tuttavia – continuò dopo una breve pausa nella quale […] tentò invano di dire qualcosa – molti uomini sciocchi si sono rivelati dei criminali.

Sarà l’irriverente Hercule Poirot a prendere in mano le redini di questo caso all’apparenza senza soluzione, spingendosi al di là dell’evidenza di una porta chiusa a chiave e di un gruppo di fratelli, cognate e figli più o meno riconosciuti pronti ad accusarsi vicendevolmente pur di apparire innocenti agli occhi confusi della giustizia. E la soluzione del mistero giungerà come l’alba della mattina di Natale, pronta a rischiarare ogni perplessità e chiudere il cerchio di un mistero che solo l’arguzia, l’intelligenza e lo spirito di osservazione caratteristici dell’investigatore belga avrebbero potuto conciliare con lo svolgimento concreto dei fatti.

Agatha Christie costruisce, con la consueta magnificenza, un impeccabile giallo della porta chiusa, lasciando il lettore in una sospensione che dura dall’inizio alla fine del romanzo e che rende Il Natale di Poirot un testo godibile – e adatto al periodo delle feste invernali – senza rinunciare alla rinomata ironia, a qualche momento divertente e all’incanto della maestria che l’ha incoronata Regina del giallo.

– Sai, è stato davvero sorprendente come tutto il mosaico sia andato a posto dopo la sua spiegazione.

– Sì. È come quando si finisce un puzzle e tutti quei pezzettini che prima avresti giurato che non si sarebbero mai incastrati da nessuna parte, trovano il loro posto quasi da soli.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: Il Natale di Poirot
Titolo originale: Hercule’s Poirot Christmas
Autore: Agatha Christie
Casa editrice: Il Corriere della Sera
Prezzo: € 7.90
Pagine: 272