La voce nei libri,  Recensioni

La voce nei libri: “Quel maledetto Vronskij” di Claudio Piersanti

Giulia e Giovanni: una vita insieme, una figlia ormai grande, un matrimonio che va a gonfie vele fino al giorno in cui Giulia decide di lasciare tutto con queste parole:

“Perdonami, sono tanto stanca. Non mi cercare.”

Da quel momento in poi Giovanni entra in una spirale di dolore, gelosia, rimpianti: dove sarà finita la moglie? E perchè lasciarlo all’improvviso, senza alcuna spiegazione, dopo che insieme erano riusciti ad affrontare e sconfiggere il demone del cancro?
Forse Giulia ha conosciuto un altro uomo, forse quel volume di “Anna Karenina” appoggiato tra gli scaffali della moglie potrebbe rivelare molto più di ciò che la mente di Giovanni è in grado di generare da sola?
Giovanni non ha mai letto l’opera di Lev Tolstoj ma non appena si avvicina a quelle pagine ha un’illuminazione: “Maledetto Vronskij!”
Perchè non c’è nessun’altra possibile spiegazione: da qualche parte deve esistere uno spregevole Vronskij, un amante che subdolamente, come è accaduto ad Anna Karenina, ha conquistato e rapito il cuore di Giulia.
Ma chi è in realtà Vronskij? Chi si cela dietro quel nome altisonante e sconosciuto?
Vronskij è il vero, indiscusso protagonista dell’ultimo romanzo di Claudio Piersanti, finalista al Premio Strega 2022: un convitato di pietra, una presenza che riecheggia nell’aria e che non si vorrebbe aver mai anche solo immaginato potesse esistere.
Frasi brevi scandiscono lo scorrere dei giorni dei protagonisti de “Quel maledetto Vronskij”: storia di un marito ed una moglie che hanno imparato negli anni a vivere la noia della simbiosi e che non riescono ad intravedere più i contorni distinti di se stessi.
La voce di Gabriele Donolato, interprete della versione audiolibro, accompagna il lettore in quasi sei ore di ascolto tra abitudini di una vecchia coppia stanca, assenze dolorose, silenzi che non riescono però mai a far breccia nel lettore.
Ciò che manca infatti all’opera di Claudio Piersanti è un vero tema narrativo che vada oltre il quotidiano: lo spaccato di una vita coniugale sul viale del tramonto non basta più a fare di un libro realista un gran romanzo.
Manca il brio dei personaggi, la passione delle loro ossessioni. Lo stesso Vronskij altro non è che un’eco tra le montagne, lo spauracchio di una paura che altro nome non ha se non “vita”.

Il mio voto:

Roberta Taverna

Titolo: Quel maledetto Vronskij
Autore: Claudio Piersanti
Casa editrice: Rizzoli (esclusiva audible)
Letto da: Gabriele Donolato
Durata: 5 ore 51 min.