Leggere in musica: “Nella balena” di Alessandro Barbaglia e i Nightwish
Nel fondo di ogni conchiglia c’è una piccola ombra d’abisso, e non la portiamo ogni volta alle orecchie solo per sentirne la voce?
Ogni romanzo di Alessandro Barbaglia riesce a avvicinare l’anima all’onirico. Vi è qualcosa di magico e intangibile nelle sue narrazioni, qualcosa che non fatico a assimilare alla Fantasia pura. Quella stessa Fantasia che, ad esempio, ci permette di entrare insieme a Barbaglia all’interno della balena che dà il titolo alla sua nuova, favolistica narrazione.
“Nella balena” (ed. Mondadori) è un romanzo nel quale le concrete vicissitudini e gli alienanti possibilismi si uniscono, sommandosi, e costruendo un percorso di fascino e d’emozione al quale è difficile rimanere indifferenti. Se da un lato abbiamo le vicende biografico-familiari di Cerro, dall’altro è il mondo del circo – colorato e perturbante – ad accoglierci. Ciò che accomuna le due dimensioni, oltre agli intrecci che verranno svelati man mano dalla penna di Alessandro Barbaglia, sono la fascinazione, le sfumature di caratteri e le visioni che ciascun personaggio (e noi, di conseguenza) è portato a vivere.
Le balene sono gli animali che hanno inventato – ben prima dell’essere umano – l’amore così come lo conosce anche l’uomo. Fatto di canto, abisso e poesia: nient’altro che questo. L’amore lo abbiamo imparato dalle balene.
Come per ogni romanzo di Barbaglia, oltre alla trama, ciò che conta è il sottofondo che non smette mai di vibrare – più o meno in lontananza, a seconda di quanto noi gli concediamo di avvicinarsi – mentre le frasi, gli incastri di suggestione, le immagini di rugiada e lacrime si presentano sotto le dita dei lettori: un sottofondo d’inchiostro e d’amore, l’amore per la scrittura e per la narrazione delle storie, per l’invenzione di mondi e ombre, di scintille da seguire nei cieli bui delle notti senza stelle… quando le stelle da scovare diventano romanzi del calibro di “Nella balena”.
Ed è a quel punto, quando si raggiunge l’apice della magia, che comprendiamo di aver vissuto un sogno a occhi aperti; e che congedandoci col romanzo, dopo la sua ultima parola, possiamo chiudere gli occhi e partire, con Morfeo, in direzione dei flutti e dei sogni “balenici”.
Sapete cosa fa davvero paura della balena? Che ci si possa entrare.
E sapete cosa la rende davvero irresistibile? Che sia facilissimo farlo.
Il mio voto:
Matteo Zanini
Titolo: Nella balena Autore: Alessandro Barbaglia Casa editrice: Mondadori Prezzo: € 17,00 Pagine: 220