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Recensione: “Galatea”, di Madeline Miller

La porta si è chiusa e la stanza mi ha assorbito come un ematoma.

Galatea” è il manifesto femminista di Madeline Miller: recuperando e trasformando il mito greco di Pigmalione, l’autrice americana resa nota – anche – al pubblico italiano grazie ai romanzi “La canzone di Achille” e “Circe”, ci presenta una storia di rivendicazione femminile, fuga dal controllo e dalla sottomissione, autocoscienza e libertà. Galatea – la statua realizzata dallo scultore nonché eroina della narrazione – è inizialmente intrappolata, contenuta, costretta all’interno di quello che oggi non stenteremmo a chiamare ospedale psichiatrico. Regole ferree, controllo soffocante, possessione sono la manifestazione quotidiana del suo rapporto con il mondo.

Non dovevi cancellare, era il mare a farlo per te.
[…] Rappresenti la tela più rara.

Ed è proprio la trasformazione a diventare chiave di lettura di questo breve racconto: una mutazione che avviene in primis nell’interiorità di Galatea, nella comprensione del suo desiderio di autonomia, di distacco dalla ricerca di perfezione pretesa dall’artista, dall’uomo, dall’unico individuo a cui è concesso il pieno possesso della sua identità, dei suoi desideri, della sua stessa vita. La statua che diventa senziente, la donna che trova il coraggio di fuggire dall’egoismo imposto, dalla prepotenza del maschile, scardinando i paradigmi del mito con l’attualizzazione delle tematiche che stanno dietro a quella che può apparire – ma solo superficialmente! – come una riscrittura contemporanea di un episodio mitologico classico.

Mi ci sono adagiata e ho dormito.
[…] Un momento dopo, il tuffo di lui che mi seguiva.

Galatea e Pigmalione sono due personaggi che raccontano le storie attuali di molte donne e uomini; Galatea e Pigmalione sono l’assecondare e il pretendere, il sottomettersi e il circuire, la ribellione e l’incredulità. Galatea e Pigmalione sono metafora di un movimento sempre più urgente, di una necessità che non deve essere seppellita o zittita, la sospensione (come sospesa è la narrazione – quasi impalpabile ed eterea) di un respiro spezzato e di un’oscurità da allontanare con il luccichio cosciente che dà forma nuova alle conquiste.

Di estremo pregio e bellezza, infine, sono le illustrazioni ad opera di Ambra Garlaschelli che accompagnano il lettore lungo tutta la narrazione, contribuendo alla suggestione, all’immedesimazione e all’empatia per mezzo di tonalità – al contempo – tragiche e delicate, totalmente immersive, degne dell’edizione di pregio proposta da Sonzogno.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: Galatea
Autore: Madeline Miller
Casa editrice: Sonzogno
Prezzo: € 14,90
Pagine: 70