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Recensione: “I fantasmi di Four Pools”, di Jean Webster

Quando uno spirito è inquieto appare e fa impazzire tutti gli strambi.

Terza proposta de “I cormorani” di Clown Bianco edizioni, “I fantasmi di Four Pools” è un vero e proprio mistery con tinte di un classico giallo ad opera di Jean Webster – autrice conosciuta ai più per il celeberrimo “Papà Gambalunga”. Ci troviamo in Virginia, in un’ambientazione che ricorda quelle di “Via col vento” di Margaret Mitchell, e l’avvocato Arnold Crosby si reca in vacanza dallo zio presso la tenuta di Four Pools. L’elemento sovrannaturale non tarderà a manifestarsi – inizialmente per mezzo della sparizione di pietanze dalla cucina – e troverà linfa nella superstizione sempre accesa dei servitori del Colonnello Gaylord e del cugino del protagonista, Radnor, che non gode della stima paterna. Sarà soltanto a seguito della misteriosa sparizione e della consapevolezza dell’avvenuto assassinio di un uomo all’interno della piantagione che entrerà in scena il reporter Terry Pattern, il quale prenderà le redini della detective story indagando sul crimine e sulle sue conseguenze.

Il romanzo di Webster presenta tutte le caratteristiche canoniche di un giallo e riprende proprio da questo genere le varie componenti della narrazione: una grande dimora, diversi conflitti irrisolti tra i personaggi, il rimbalzo dei sospetti da un componente all’altro della famiglia, la presenza di testimoni poco credibili, luoghi lugubri e carichi di mistero, un investigatore sui generis e quasi improvvisato, la soluzione di ogni enigma per mezzo di spiegazioni logiche. “I fantasmi di Four Pools”, in tal senso, può dunque annoverarsi tra i prodotti artistici di questo genere letterario.

Ma Jean Webster non si ferma alla patina della storia in giallo: una porzione del romanzo è, infatti, sapientemente dedicata alla descrizione – e, insieme, alla denuncia – della condizione in cui vessavano gli schiavi neri nel suo secolo e in quello precedente. L’utilizzo della cosiddetta “N-word” (che è stata volutamente rispettata anche nella traduzione dell’edizione Clown Bianco) ne è esempio concreto, al quale vanno aggiungendosi gli episodi descritti all’interno del romanzo. Un testo-denuncia, dunque; un manifesto di un’epoca in cui lo schiavismo apparteneva a un passato troppo recente perché fosse già superato. Ed è proprio in questa ottica che il lettore contemporaneo dovrebbe avvicinarsi a “I fantasmi di Four Pools”: con la coscienza che dal 1908 ad oggi molte cose non sono ancora mutate del tutto.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: I fantasmi di Four Pools
Titolo originale: The Four Pools mistery
Autore: Jean Webster
Casa editrice: Clown Bianco edizioni
Prezzo: € 17.00
Pagine: 204

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