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Recensione: “La casa sul lago”, di David James Poissant

Cosa sta cercando?

Le stelle non sono mappe, è l’uomo che le ha organizzate così. non dicono il futuro, né dove andare né come, o cosa viene dopo. No, le stelle che vede hanno liberato la loro luce anni prima, luce che ha viaggiato decenni, secoli, per raggiungere questo telescopio.

Il futuro è davanti a loro, sconosciuto, invisibile. E forse non sapere è un dono. Rimanere sereni, abbracciare le sorprese, quando arrivano. Più a lungo vive, più ogni mattina sarà una sorpresa. Un piacere anche solo svegliarsi e salutare il nuovo giorno.

Un nucleo familiare si riunisce – pulsante e complicato – sulle sponde azzurre del lago dove sorge la casa delle radici, dell’infanzia, dei ricordi impolverati. Un luogo in cui il tempo sembra essersi cristallizzato, ma dove – al contempo – le urgenze dei singoli membri della famiglia Starling sembrano desiderose di insorgere e manifestarsi. La tragicità di un evento fatale darà il via al susseguirsi di inciampi, scivoloni, ripensamenti e ammissioni più o meno consapevoli che colmeranno le ore di un weekend – l’ultimo che Richard e Lisa Starling, i loro figli Michael e Thad e i loro compagni Diane e Jake trascorreranno in quel luogo.

Nell’incedere delle pagine de La casa sul lago, di David James Poissant (NNEditore) scopriamo gli incastri del Destino dei vari personaggi, scendiamo a patti con loro per mascherarne i vizi e perdonarne le leggerezze, scaviamo nel profondo dei legami intimi che solo i membri della stessa famiglia possono sperimentare – ne sfioriamo i compromessi, ne zittiamo le confessioni, ne culliamo le accettazioni, anche quelle più dolorose. Arte e concretezza, realismo e fantasia, sesso e sentimento, sofferenza e indulgenza: in questo romanzo sembra esistere l’universalità ideale per consentire a ciascun lettore di riconoscersi – anche solo per qualche riga – nell’uno o nell’altro dei protagonisti.

A volte devi lasciare andare quello che ami per amare quello che hai.

C’è tanta umanità tra le pagine de La casa sul lago, quel tipo di umanità che non può lasciare indifferenti, che – necessariamente – accompagna il lettore verso i suoi stessi anfratti, quelli dove ha seppellito le memorie (perché è indispensabile farlo, talvolta, per riuscire ad “andare avanti”). Sono, queste, pagine che raccontano di noi e, insieme, raccontano di tutti gli altri. Un romanzo umido, intriso di lacrime, di condensa, di sudore e di liquidi corporei. Un romanzo che conduce nei meandri del non-detto, degli spigoli da smussare, dei vizi da nascondere. Un viaggio letterario che, alla fine, riuscirà a redimerci, nella conclusione perfetta di un ciclo di vita straordinario nel suo essere divenuto ordinario.

Quegli occhi. Ama quel ragazzo. Jake gli ha spaccato il cuore a martellate centinaia di volte, ma è lui che glielo ha permesso. Puoi incolpare il martello solo fino a un certo punto, poi la colpa è tua se non ti sei scansato.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: La casa sul lago
Titolo originale: Lake Life
Autore: David James Poissant
Casa editrice: NNEditore
Prezzo: € 18,00
Pagine: 341