Recensioni,  Un libro per ogni lettore

Recensione: “La mia proprietà privata”, di Mary Ruefle

Forse l’amore è solo un comportamento simbolico nei confronti del sesso.

La penna e le parole di Mary Ruefle sono generalmente note nell’universo della poesia, nel quale l’autrice de “La mia proprietà privata” è esponente contemporaneo blasonato e ammirato. La maestria con cui Mary Ruefle è solita intrecciare versi restituisce ai lettori di questa pregevole proposta editoriale NNEditore tutta la potenza della sintesi, la coerenza delle immagini e la profondità del sentire di cui solo un’autrice dalla profonda sensibilità può essere portatrice (non a caso, Mary Ruefle è stata paragonata a Emily Dickinson).

È vanitoso pensare che la mia testa sia un libro?

La mia proprietà privata” rappresenta un percorso tra le idee, un tracciato che conduce noi lettori da un argomento all’altro, da una visione a quella successiva, quasi stessimo sfogliando le pagine ordinate di un taccuino o gli elementi riflessivi di un intenso memoir. La tavolozza del pensiero di Mary Ruefle è racchiusa tra le righe di questo testo: crescita, amore, quotidianità, sesso, natura, tempo sono tutte intenzioni che costituiscono il movimento interiore dell’autrice – e, insieme, anche il nostro, se siamo pronti ad accogliere il suo intuito.

Forse è per quello che oggi così tante persone comprano alberi finti. Sono molto popolari. I rami si possono staccare e mettere negli scatoloni. Puoi conservare quegli alberi fino alla morte, passarli ai tuoi figli. Anche se non sono veri, non si vede la differenza. E la gente è sempre felice quando non riesce a vedere la differenza.

Un testo che è un’esperienza, un confronto costante tra il modo di vedere della massa, dell’indifferenza e del piattume e la visione dell’artista, l’incendio del cuore, lo sguardo prezioso. Da segnalare anche la presenza dei brani che intervallano – quasi fossero delle pause tra un momento e l’altro del pensiero – lo scorrere dei fotogrammi di un vecchio film e che hanno per protagonisti i colori e la tristezza; tristezza come anima colorata che muta al mutare del pennello; tristezza che abbraccia ogni angolo dell’esistenza. “Tristezza”, come specifica la stessa autrice in una nota di congedo, che non muta il suo senso quando la sostituiamo alla “Felicità”.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: La mia proprietà privata
Titolo originale: My Private Property
Autore: Mary Ruefle
Casa editrice: NNEditore
Prezzo: € 14.00
Pagine: 119