Recensione: Leggende groenlandesi

Con chi torna alla vita dopo essere morto bisogna stare molto attenti che non se ne vada via di nuovo.

Quando prenderete il biglietto immaginario verso le Leggende groenlandesi, non aspettatevi divinità goderecce, imprese eroiche o impressionanti incantesimi; le storie tradizionali che compongono questo volume edito Iperborea, infatti, il vivo e coerente manifesto del popolo da cui hanno avuto origine. I protagonisti e le vicissitudini descritti in queste pagine, infatti, si interfacciano in maniera inequivocabile con la localizzazione geografica e la posizione del popolo Inuit, restituendo un esito privo dei fronzoli a cui la mitologia mediterranea ci ha abituati.

A partire dal linguaggio – schietto e asciutto – le Leggende groenlandesi pongono il lettore dinnanzi alla spontaneità di ciò che non viene studiato a tavolino, ma viene offerto a chi si dichiara pronto ad ascoltare e recepire in tutta la sua semplicità. Le narrazioni e le vicende ruotano sovente attorno a legami familiari, scene di caccia, ricerca di risposte e connessione con l’aldilà; spesso, inoltre, è facile ritrovare tematiche, situazioni, personaggi in racconti e leggende diverse, quasi ci fosse l’intenzione di unire le righe in un unico, grande tappeto di parole – le parole che alimentano la cultura di un popolo assai particolare.

Un popolo, quello Inuit, che certamente ha risentito della sua condizione di isolamento e distacco, del territorio aspro e non sempre accogliente con cui si è dovuto confrontare, di un clima che – certamente – ha influito sulle dinamiche di socialità e di espansione di una propria cultura.

Le Leggende groenlandesi sono una preziosa occasione, un’opportunità da sfruttare per mettersi in connessione con un popolo e una tradizione così distante dalla nostra da rendere impossibili l’interesse e la curiosità.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: Leggende groenlandesi
Titolo originale: Myter og Sagn fra Grønland
Casa editrice: Iperborea
Prezzo: € 16,50
Pagine: 233