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Inkbooks in viaggio a Ischia: “Casimira. Scellerata storia ischitana ai tempi del terremoto” di Francesco Carbonara

Ischia. 28 Luglio 1883, ore 21.30.
Una scossa sismica di X grado della scala Mercalli, magnitudo 5,8 della scala Richter, scuote dalle fondamenta il Comune di Casamicciola, provocando 2313 morti in tutta l’isola campana. Quello che passerà alla storia come uno dei più gravi sismi del Golfo di Napoli dura solo 13 secondi, un apparente nonnulla nella vita della giovane, ricca ed avvenente Casimira.
Lei e la sorella sono ormai da tempo ospiti dell’isola per una villeggiatura all’insegna del relax e dell’ozio: grazie all’ampia cerchia di giovani ricchi, altrettanto svogliati e vittime della noia, le due donne trascorrono le serate tra musica, canti e danze improvvisate.
Ma quel famoso sabato 28 Luglio Casimira, vittima di un presentimento inafferrabile, deciderà inaspettatamente di rimanere a casa, stanca di spendere le proprie serate all’albergo Paradisiello, con una compagnia frivola e poco appagante.
Quella decisione improvvisa, che fa storcere il naso alla sorella ed al cognato, si rivelerà la salvezza della giovane ragazza? Quando alle 21.30 la terra inizierà a tremare, non lasciando scampo al gruppo di giovani conviviali riuniti nella sala dell’albergo Paradisiello, il tetto della casa in cui alloggia Casimira crollerà su se stesso, formando un riparo (o una prigione) tra le macerie per il corpo della giovane…

Francesco Carbonara scrive un racconto che deve il suo maggior pregio al colpo di scena sconcertante che innalza la novella ad una storia incisa nel ricordo del lettore.
Il terremoto diviene il mezzo attraverso il quale indagare sugli anfratti oscuri dell’animo umano, il capovolgimento delle prospettive capace di rendere le emozioni i soli arbitri del destino delle vittime di Casamicciola.
Casimira. Scellerata storia ischitana ai tempi del terremoto” è una novella dalle tinte fosche ed inquietanti come un sisma.  Analogamente ad un terremoto ha un’origine impercettibile nella descrizione di una realtà borghese in villeggiatura, annoiata quanto boriosa; si alimenta nelle viscere delle dinamiche sociali, creando una spaccatura tra la protagonista e la sorella; si irradia con un boato assordante, che sovverte le regole della narrazione e si compie nell’oscurità del delirio e del delinquo.

Il mio voto:

Roberta Taverna

 

Titolo: Casimira. Scellerata storia ischitana ai tempi del terremoto
Autore: Francesco Carbonara
Casa editrice: Imagaenaria
Prezzo: € 3,00
Pagine: 64 ill.

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