Recensione: “Strabismo perfetto e altri racconti”, di Gianluca Corrado
Dopo “In credito di Sole” (ed. La Torre dei Venti), Gianluca Corrado torna all’universo del racconto con l’antologia “Strabismo perfetto e altri racconti”, edito Marietti, un ensemble di dieci narrazioni brevi le cui trame si snodano tra realismo e irrealtà.
Gli abitanti dei mondi costruiti da Gianluca Corrado sono svariati e variegati, e così lo sono le situazioni dentro cui l’autore li fa inciampare. L’inaspettato coglie sul vivo il lettore che si avvicina a “Strabismo perfetto”, poiché le sue pagine sono una costante battaglia, una sfida lanciata dall’autore ai suoi lettori: sfida d’attenzione, sfida di comprensione, sfida d’analisi. Il libro di Gianluca Corrado propone dieci momenti di confronto, dieci attimi – a volte lunghi più di un attimo – nei quali il lettore si trova in completa solitudine dinnanzi a personaggi e situazioni, dove a trionfare può anche essere il disorientamento, un senso di confusione.
La nostra Maida non avrà più crisi oniriche. I suoi incubi, con ieri, sono finiti.
Investigatori, bambine, anziani pensionati, medici, la parola stessa – tutti sono protagonisti delle pagine di “Strabismo perfetto e altri racconti”: quasi si trattasse di un gioco, di un patto sottoscritto con il lettore al suo avvicinarsi alla prima pagina del testo, l’antologia di Corrado non smette di scommettere con l’acume di chi sta dall’altra parte dell’inchiostro. La costruzione stessa dei racconti medio-lunghi pare suggerire questo meccanismo ludico, questa prova a cui l’autore intende sottoporre i propri lettori. Quel che rimane, alla fine, è il confronto diretto con un volume fuori dal comune, con un’evasione impegnativa e con uno strabismo metaforico che ci ricollega al titolo del corpus – nonché al racconto più lungo contenuto nel volume.
Matteo Zanini
Titolo: Strabismo perfetto e altri racconti Autore: Gianluca Corrado Casa editrice: Marietti Prezzo: € 18.00 Pagine: 247
