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Recensione: “L’uomo con lo scandaglio. Storie di mare, abissi e meraviglie”, di Patrik Svensson

L’orizzonte è unico perché quando lo si varca non si può più tornare indietro. Una volta lì, è troppo tardi per tutto. Ogni commiato è definitivo.

Quando si pensa al mare non si può fare a meno di avvicinarsi a un senso di curiosa sospensione, mentre la mente e la memoria vagano tra i flutti, cercando la direzione migliore per scovarne i misteri – facendoli propri, assorbendoli. Ecco cosa si propone di mettere in atto il saggio “L’uomo con lo scandaglio. Storie di mare, abissi e meraviglie”, di Patrik Svensson – ed. Iperborea, collana “I corvi” -: un saggio che ha per protagonista non solo il mare in sé, ma anche alcuni personaggi le cui imprese hanno contribuito a fornirci l’idea e le rappresentazioni contemporanee di una parte fondamentale del nostro mondo.

Se esiste qualcosa di eterno, è evidente che va cercato in mare.

Partendo da un ex-cursus interamente dedicato alla scoperta del mare – e dei continenti – Patrik Svensson ripercorre alcune delle maggiori spedizioni via mare (citando e seguendo via nave anche Colombo e Magellano), i cui esiti hanno portato l’uomo dell’epoca a mutare le proprie certezze in merito alla collocazione delle terre emerse sul planisfero. Delucidazioni fondamentali, scoperte che hanno – per davvero – caratterizzato un’evoluzione mentale, sociale e geografica (basti pensare a Fra Mauro e alla sua “innovativa” concretizzazione del mondo intero), trasformando inevitabilmente – e per sempre – la forma mentis degli studiosi. Nel cuore del volume, invece, l’autore va a concentrarsi, quasi volendo portare degli esempi concreti, su una serie di creature e abitanti dei mari e dei fondali, narrando di fascinazione e stranezze: capodogli, mostri marini (e.g. kraken, leviatano) e fossili saranno, dunque, protagonisti di narrazioni cariche di nozioni e, talvolta, di sentimentalismi toccanti.

Due capodogli possono stare vicini per ore a rotolarsi in superficie, coccolandosi in modo affettuoso oppure mordendosi per gioco.

Ma chi è, quindi, l’uomo con lo scandaglio?

Scandagliare” significa – letteralmente – “misurare la profondità delle acque con appositi strumenti”, ma in una seconda accezione, il termine, assume un senso che maggiormente si addice a quello inteso da Patrik Svensson mentre portava a termine le righe di questo saggio; “scandagliare”, infatti, significa anche “esplorare una superficie palmo a palmo, setacciare”. Ed è proprio questo ciò che l’autore e i lettori de “L’uomo con lo scandaglio” sono portati a fare: esplorare la storia dell’evoluzione scientifica e naturalistica alla vivida ricerca di significati nascosti, percorsi ancora nascosti, meraviglie capaci di sorprendere con il loro mascherarsi d’inaspettato.

Considerato ciò di cui l’uomo si è reso responsabile viene da chiedersi: facciamo ancora parte di questo mondo?

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: L’uomo con lo scandaglio
Sottotitolo: Storie di mare, abissi e meraviglie
Titolo originale: Den lodande människan. Havet, djupet och nyfikenheten
Autore: Patrik Svensson
Casa editrice: Iperborea
Prezzo: € 18.00
Pagine: 216

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