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Recensione: “Strega”, di Johanne Lykke Holm

Il corpo era l’universo. Il corpo era uno strumento cerimoniale.

La giovane Rafaela giunge nella cittadina di Strega per lavorare come cameriera presso l’austero hotel Olympic; insieme a lei ci sono altre ragazze, tutte giovanissime, tutte neofite, tutte incredibilmente ancorate allo scorrere dei sensi fra le trame del tempo e della Natura. Stringendo un muto – ma solido – patto di sorellanza, Rafaela e le sue compagne impareranno, sotto la guida severa e insindacabile di Rex, Toni e Costas, come gestire e affrontare al meglio le proprie mansioni, in attesa degli ospiti che riempiranno finalmente le stanze – e, insieme, le vite degli abitanti – dell’Olympic.

Avevo messo dei fiori freschi sul comodino. Avevano un odore forte e vivo. Io preferivo cose che erano già morte.

Eppure gli ospiti sembrano non dover arrivare mai. Passano i giorni, trascorrono le settimane e, in quel di Strega, nessun avventore varca la soglia dell’albergo. Le ragazze iniziano ad abituarsi alle atmosfere, all’aria e ai sapori della loro nuova porzione di esistenza e tutto sembra procedere in maniera discretamente serena fino al momento in cui una delle giovani – Cassie – non scompare in circostanze misteriose. Da questo momento, il romanzo prenderà una duplice direzione: quella di una leggera e mai davvero approfondita detective story e quella che vede centrale la breve fuga di Rafaela e della sua amata Alba – una fuga che le vedrà, in ogni caso, far ritorno a Strega e, infine, unirsi nel reciproco congedo.

A posteriori tutto ciò che non è una prova lo diventa.

Strega” di Johanne Lykke Holm – ed. NNEditore (collana “Le Fuggitive”) – è un vero e proprio romanzo sospeso che sospende anche il lettore e il suo giudizio sulla storia. Caratterizzato e permeato da una scrittura ovattata, quasi una carezza che lascia cicatrici, il testo di Holm da un lato incanta con le sue metafore, le leggiadrie e le scelte stilistiche, ma dall’altro spiazza, confonde, non concretizza. L’onirico pare, talvolta, un eccesso, un esercizio di stile portato all’estremo, ma che riesce a raccontare meno di quel che davvero servirebbe.

Il mio voto:

Matteo Zanini

Titolo: Strega
Titolo originale: Strega
Autore: Johanne Likke Holm
Casa editrice: NNEditore
Prezzo: € 18.00
Pagine: 172

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